Linea Verde e Fai
svelano la Filarmonica:
«Qui anche i fratelli Lumière»

MACERATA - Il palazzo dell'associazione sarà protagonista nel fine settimana con il servizio di Rai Uno e le visite guidate gratuite per raccontare una parte poco conosciuta della sua storia. Per l'occasione anche il ballo del Gattopardo nel salone del teatro. Il presidente Ruffini: "Cuore culturale pulsante della città"

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Il ballo del Gattopardo nel teatro della Filarmonica

Rai Uno e il Fai scelgono la Società Filarmonico Drammatica di Macerata Garibaldi, Carducci, Pirandello, Gentile e persino i fratelli Lumière per una delle primissime proiezioni cinematografiche mai fatte in Italia. Sono solo alcuni dei grandi nomi che nella loro vita hanno frequentato la Società Filarmonico Drammatica di Macerata, contribuendo a consolidarne la fama a livello nazionale.

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Il presidente della Filarmonica Enrico Ruffini con Elisa Isoardi di Linea Verde

Negli ultimi 215 anni l’associazione filantropica è stata il cuore pulsante della città e per questo, nel prossimo fine settimana del 23 e 24 marzo, i riflettori saranno puntati sulla sede di via Gramsci 30 con un doppio imperdibile appuntamento. Sabato mattina Rai Uno alle 12.20, attraverso il programma Linea Verde, ne racconterà la ricchissima storia mentre nel pomeriggio e per tutta la giornata di domenica sarà possibile visitare gratuitamente le stanze della sede grazie alle giornate del Fai che hanno selezionato proprio palazzo Burbon del Monte come unico bene visitabile nel capoluogo.

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Enrico Ruffini presidente della Società Filarmonico Drammatica di Macerata

«Poche settimane fa abbiamo avuto il piacere di ospitare Elisa Isoardi e le telecamere della Rai – spiega il presidente Enrico Ruffini – armati di sei operatori e di un drone hanno raccolto moltissime informazioni sul nostro palazzo per realizzare un servizio che ne celebrerà la grande storia di cui, purtroppo, ancora pochi maceratesi sono a conoscenza». L’associazione infatti, fondata nel 1808 (primo statuto 1809), è sempre stata sede di idee moderne e progressiste, all’avanguardia addirittura se confrontate con altri luoghi d’Italia: «Ad esempio le donne sono sempre state viste sotto i valori dell’uguaglianza e della parità – continua Ruffini – qui potevano tirare di scherma, erano responsabili della sala di lettura, potevano fare salotto e votare. Non a caso proprio alla Filarmonica nel 1817 nacque il primo moto risorgimentale, prima spinta verso l’unità nazionale. Inoltre mi piace ricordare la visita dei fratelli Lumière che raggiunsero nel 1896 la nostra città per mostrare all’Italia la loro rivoluzionaria invenzione del cinema».

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Il volantino per la visita dei Fratelli Lumière

Le telecamere della Rai racconteranno la fondazione dell’edificio, per cui bisogna tornare indietro di oltre 800 anni con la famiglia Pellicani e, in seguito, nell’800 con i Bourbon del Monte. In particolare si sono soffermate sulla scalinata realizzata su consulenza del Vanvitelli prendendo come modello quella di Montecitorio, sugli affreschi del teatro che raffigurano i marchigiani più illustri e sul ballo del Gattopardo, realizzato in costume d’epoca dalla Società di Danza Macerata – Stile ’800, guidata da Emanuela Fugante. Le stesse bellezze immortalate da Linea Verde saranno poi visibili sabato pomeriggio e per l’intera giornata di domenica grazie alle visite Fai, accompagnate dagli apprendisti ciceroni dell’IIS Matteo Ricci. «Quest’anno il Fai Macerata si è concentrato esclusivamente sul palazzo della Filarmonica – spiega il professor Giuseppe Rivetti, capo delegazione provinciale – un luogo identitario per la città che merita di essere valorizzato anche per mantenere vivo il dialogo con chi nel passato ha sacrificato la vita per gli ideali risorgimentali.

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Giuseppe Rivetti, capo delegazione Fai, con Elisa Isoardi

Durante la visita si potrà assistere al ballo ‘800 sulle musiche di Nino Rota, sia attraverso la proiezione delle scene film di Luchino Visconti sia dal vivo nel salone con esperti figuranti». Le visite saranno anche l’occasione per ricordare il civitanovese Mario Garbuglia autore delle scenografie proprio del film capolavoro di Visconti. «Nel palazzo della Filarmonica non solo è possibile raccontare la storia della città – conclude Rivetti – ma anche una buona fetta di quella dell’Italia poiché è sempre stato al centro dei venti di modernità. Per questo il Fai continua a voler aprire i luoghi significativi, nella consapevolezza che ogni bene culturale ha un passato unico e irripetibile da tramandare».

Il servizio su Rai Uno andrà in onda nella puntata di Linea Verde di sabato 23 marzo alle 12.20.

Il 23 pomeriggio e per tutta la giornata del 24 invece il palazzo sarà aperto gratuitamente e interessato da visite guidate senza necessità di prenotazione.

 

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