La lectio di Gravina a Unimc:
«Riforma del calcio indispensabile» (Foto)

MACERATA - Il presidente della Figc ospite all’inaugurazione dei corsi del Dipartimento di Giurisprudenza, con focus sul corso di laurea in consulente giuridico per lo sport. «Dobbiamo riscrivere le regole dello stare assieme, abbiamo perso la capacità di relazionarci»

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Il rettore John McCourt con Gabriele Gravina

di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)

Riformare il calcio, contaminazione tra cultura e sport, etica sportiva ed economica, equilibrio finanziario del sistema calcio che passa attraverso uno sviluppo sostenibile. Sono stati tra i temi affrontati da Gabriele Gravina, presidente nazionale della Figc per l’inaugurazione dei corsi del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimc, con focus sul corso di laurea in consulente giuridico per lo sport.

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Stefano Pollastrelli, Gabriele Gravina e John Mc Court

A fare gli onori di casa il rettore John McCourt e il direttore del Dipartimento Stefano Pollastrelli, i presidenti dei corsi di laurea Fabrizio Marongiu Buonaiuti, Giuseppe Rivetti, Laura Vagni e Stefano Villamena, Francesca Spigarelli ordinaria di economia dello sport. Un polo Pantaleoni di Unimc gremito di studenti partecipanti ai corsi (complessivamente il corso di laurea in Scienze per i Servizi giuridici ne conta 270) e ragazzi delle superiori dell’Itc Gentili di Macerata. Tra le altre autorità sportive presenti i presidenti Figc Marche, Ivo Panichi, e Macerata Guido Andrenelli, il presidente del Coni Marche Fabio Luna, il presidente degli arbitri regionali Gilberto Sacchi, una rappresentanza della Civitanovese calcio col presidente Mauro Profili ed i calciatori Ruggeri e Spagna, i dirigenti del Banca Macerata Volley Gianluca Tittarelli e Italo Vullo.

Nel corso della mattinata il presidente Gravina ha tenuto una lectio sul tema ‘Il calcio dei valori e delle regole, dentro e fuori dal campo’ che è stata molto apprezzata dalla platea che ha riempito l’aula blu dell’ateneo.

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«Un aspetto molto importante, che è un’esigenza del mondo del calcio nel ritrovare il suo equilibrio legato a tre pilastri fondamentali  -ha detto poi Gravina incontrando i giornalisti – che sono la solvibilità, la stabilità e la sostenibilità. Tre aspetti che si intersecano tra di loro, un tema di grande attualità. C’è un dialogo ed un confronto tra tutte le componenti del calcio, che generano anche delle fibrillazioni, che danno il senso di una vivacità importante se vogliamo dare al calcio una prospettiva ed un’innovazione sotto il profilo del controllo e della stabilità economico-finanziaria. La riforma del calcio italiano è indispensabile e non parlo della semplice riforma dei campionati ma riscrivere nuove regole dello stare assieme: abbiamo perso la capacità di relazionarci, stare assieme, essere propositivi per riformare tutto il calcio italiano ad iniziare dall’aspetto economico-finanziario. La dimensione economica del calcio è prevalente: il calcio nello sviluppo delle progettualità legate ad attività immateriali come la sostenibilità integrale, il processo di inclusione e coinvolgimento nelle scuole, l’attività nelle carceri e negli ospedali ha un peso preponderante nella dimensione di socializzazione del nostro mondo. Siamo attenti a trovare il giusto equilibrio tra queste attività e la dimensione economica che è poi fondamentale per consentire tutto il resto. Questo accordo tra Figc e Unimc serve anche a far crescere degli specialisti in questo campo, col mondo accademico capace di contaminare il mondo del calcio che si apre».

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Il presidente della Figc è stato poi sollecitato sul campionato di serie A che negli ultimi anni ha perso quell’appeal che aveva nel passato. «Io credo che noi siamo ancora il campionato più bello del mondo –ha ribadito-  il calcio affascina, cresce, il calcio che è passato da 17mila giovani a 40mila che praticano questo sport, che vanta 1 milione e 300 mila tesserati, col 20% di giovani tra i 5 e 14 anni tesserati Figc, che disputa 570 mila partite all’anno, in pratica una ogni 55 secondi, che continua ad essere uno dei riferimenti più importanti del pil del nostro paese con lo 0,58%, che versa un milione e 300 mila euro nelle casse dell’erario. L’insieme di queste dimensioni è il calcio, il campionato di serie A è solo l’espressione di tutta questa progettualità. Anche il calcio femminile è importante, ci stiamo investendo moltissimo e deve essere sviluppato».

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Non poteva non esserci un riferimento al prossimo campionato Europeo che vede l’Italia campione uscente. «Ci stiamo preparando andremo a marzo negli Stati Uniti per due trasferte – ha ricordato Gabriele Gravina – a Miami contro il Venezuela ed a New York contro l’Ecuador, poi a giugno altre due amichevoli per arrivare all’inizio impegnativo dell’Europeo contro l’Albania. Sul fronte del razzismo voglio dire che siamo in prima fila e combattiamo questo fenomeno con la cultura, l’educazione. Il calcio da solo non ce la può fare, parliamo di fenomeni sociali che riguardano la vita quotidiana. Tutti insieme, famiglie, scuola, istituzioni possiamo combattere questa piaga del nostro tempo. Concludo facendo gli auguri agli studenti di Unimc che frequenteranno questi corsi, sono felice di questa contaminazione di tra cultura e sport. L’idea di affrontare temi fondamentali legati allo sport-business e comprendere fino in fondo le reali dimensioni del calcio credo che sia un bel biglietto da visita molto positivo per il nostro mondo».

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Gravina che si è detto fiducioso sulla questione nuovi stadi in Italia con l’assegnazione dell’Europeo 2032 che potrà dare una spinta per il rinnovamento degli impianti, cosa che sta avvenendo a Firenze, Milano, Bologna e Cagliari. Dal canto suo il rettore John McCourt ha voluto donare il sigillo dell’ateneo a Gravina ed ha ribadito poi come «questo Dipartimento ha lunga tradizione ed è di eccellenza visto che ci pone al secondo posto in Italia tra tutte le università. Lo sport è molto importante, i suoi valori sono molti e di riferimento. Anche quello femminile, non a caso Unimc abbiamo deciso di sponsorizzare la squadra femminile della Maceratese, anche perché la maggioranza dei nostri iscritti sono ragazze».

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Il direttore del Dipartimento Stefano Pollastrelli ha sottolineato come «l’ultimo corso di consulente giuridico dello sport a tre anni dalla sua istituzione ha raggiunto un elevato livello nazionale ed internazionale per la formazione di esperti nel settore. Laboratori, forme di didattica integrata, lezioni con docenti ed esperti di calcio che offrono nuove conoscenze ai nostri studenti. La presenza oggi del presidente Gravina va nel segno di quell’accordo stipulato tra Unimc e Figc che vuole proseguire progetti di ricerca e nuove iniziative formative e scientifiche tra questi due soggetti».

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Il rettore John McCourt ha donato il sigillo dell’ateneo a Gravina

 



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